Franco Paletta

Scultore e Pittore del Vuoto
Teorico "Astrazione Immateriale"

Franco Paletta
Espone a New York, 2018

Il maestro cetrarese Franco Paletta, accasatosi a Malvito (CS), espone per i suoi 50 anni di carriera a New York  la città ideale dell’arte contemporanea, alla Galleria Artifact nello storico Lower East Side di Manhattan tra il Tenement Museum, il New Museum e l’ International Center of Photography, dall’ 11 al 29 luglio 2018. Una tappa importante e meritatissima della sua ricerca e teoria, l’Astrattismo Immateriale cioè l’astratto (Ideale e Spirituale) che nega l’esistenza della materia. Una teoria, prima ancora di una ricerca, che lo accompagna da anni nelle opere che prendono vita dalle sue mani nel chiuso del suo studio-laboratorio tra le sue intime riflessioni di muti e inanimati dialoghi con se stesso. E  poi nel duro campo di battaglia delle mostre e delle rassegne, dove il dibattito, mai scontato, tra critici, artisti, cultori e visitatori, pone al centro la sua opera di riflessione estetica in continua innovazione, Paletta Teorico Astrazione Immateriale. FULVIO CALLISTO

Corpi luminosi 2016/2018- Galleria

Scultura_Corpo_Luminoso_Plexiglass_Paletta Teorico Astrazione Immateriale

“Corpo Luminoso”, Plexiglass, 2018, Opera n° 2855

Scultura_Corpo_Luminoso_Crema_Plexiglass

“Corpo Luminoso”, Plexiglass, 2018, Opera n° 2812

Scultura_Corpo_Luminoso_Blu_Plexiglass

“Corpo Luminoso”, Plexiglass, 2018, Opera n° 2815

Evoluzioni

Procedendo verso gli anni ’90 si consumava la “frattura”. Frattura fra astrazione e figurazione, dove il primo anno della nuova decade vede un eccezionale Profilo di donna, antico e proiettato nel volto agli anni dell’Impero, a quel connubio misterioso fra purismo ultimo e nascente simbolismo che fu il neoclassicismo di Canova. Un profilo comunque prezioso ed elegante. CARLO MARIA RAGGHIANTI

Profilo di Donna, 1996, Bronzo, Opera n° 800

Scultura_Profilo_Di_Donna_Bronzo
Corpo Vuoto Luminoso Scultura in Acciaio Colorato di Franco Paletta

Corpo Vuoto Luminoso, 2009, Ottone, Opera n° 304

Scultura Corpo Vuoto Luminoso Acciaio Profilato di Franco Paletta

Corpo Vuoto Luminoso, 2010, Ottone, Opera n° 305

Corpi vuoti
luminosi, 1986/2018

Riporto in arte le mie sensazioni omaggiando il corpo umano, costituito da materia e sensi, privilegiando la parte immateriale dell’uomo. Raffigurando il corpo umano nelle mie opere, definisco le sculture Corpi Vuoti Luminosi. Il titolo di queste opere è costituito appunto dal corpo, dal vuoto e dalla luce. Riduco la materia ai minimi termini privilegiando il vuoto della forma che diventa la parte essenziale dell’opera; poi abbellisco la forma con la luce colorata o la trasparenza, per comunicare l’immaterialità dell’opera. Simbolicamente la luce rappresenta lo spirito, l’essenza dell’uomo. Queste opere si elevano nello spazio, sintetiche ed essenziali. Sono aeree, aperte, e luminose. Tutte le opere di questa categoria vengono classificate nell’Astrazione Immateriale da me teorizzata artisticamente e sostenuta anche nel mio insegnamento accademico presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. FRANCO PALETTA

Smaterializzazione

Sperimenta continuamente l’uso di nuovi materiali con cui costruire le avvolgenti forme delle sue opere e, oltre ai metalli e al legno, utilizza lamine e piattine di acciaio, plexiglass, bronzo, alluminio, ottone e anche, per le sculture più grandi, profilati metallici. Questi materiali e la loro lavorazione acquistano un particolare significato dal momento che Paletta, per realizzare le sue opere, si serve di macchine industriali, piegatrici e compressori che si frappongono tra lui e la materia da modellare, determinando una distanza costante durante il processo di creazione. Questa distanza tra artista e opera è il risultato di una smaterializzazione progressiva delle forme, sperimentata a partire dal dopo guerra e portata avanti da artisti come Andy Warhol, Donald Judd e Yves Klein, ai quali Paletta si sente artisticamente e spiritualmente vicino; in particolare, l’impersonalità dei materiali e l’artificialità dei colori lo avvicinano alle ricerche di Klein, cultore anch’esso dalle filosofie orientali. A partire dal 2007, Paletta inizia a ragionare sul ruolo che la luce ha assunto nel suo lavoro e realizza una nuova serie di opere, chiamate Corpi Vuoti Luminosi. Paletta Teorico dell’Astrazione Immateriale: in questa serie di sculture egli ottiene effetti di luminosità rifrangente tramite la lucidatura e colorazione di sottili lamine di plexiglass trasparente, acciaio e ottone. Queste opere, più che solide statue, sembrano disegni leggeri realizzati nell’aria e poi materializzarsi all’improvviso in forme sinuose. ARIANNA FANTUZZI
Scultura Corpo Vuoto Luminoso Blu Acciaio del Maetro Franco Paletta

Corpo Vuoto Luminoso, Acciaio, 2011, Opera n° 786

Corpo_vuoto_luminoso_acciaio_Scultura di Franco Paketta

Corpo Vuoto Luminoso, Acciaio, 2011, Opera n° 787

Scultura Corpo Vuoto Luminoso Acciaio Verniciato del Maestro Franco Paletta

Corpo Vuoto Luminoso, Acciaio, 2011, Opera n° 788

Corpo Vuoto Luminoso, Acciaio, 2011, Opera n° 789

Perugia
Vernissage, 29 febbraio 2020

Sala della Cannoniera-Rocca Paolina (PG), “Non c’è bellezza senza mistero”, presentazione critica a cura del prof. PAOLO LEVI e del dott. ANDREA BAFFONI, 29 febbraio 2020.Sulla sinistra il maestro FRANCO PALETTA, vicino alla sua scultura: Corpo Vuoto Luminoso, con STEFANIA CHIARALUCE , artista

Perugio,, foto vernissage 29 febbraio 2020
Galleria-Marconipiù-Rende-Personale-Maestro-Franco-Paletta-Scultore e Pittore

Corpi sottovuoto

Il significato delle mie opere: Corpi Sottovuoto è nel titolo stesso ed è costituito dal corpo e dal sottovuoto. Il corpo è un oggetto tridimensionale, il sottovuoto è una tecnica inventata, dall’industria, per la conservazione a lunga scadenza, dei prodotti organici. Utilizzando, questo processo, realizzo una nuova serie di opere: Corpi Sottovuoto. Queste opere nascono osservando i cambiamenti, climatici, sociali e politici di questi ultimi anni.
Anche il sistema utilizza, e con successo, questa tecnica mettendo sottovuoto la memoria del popolo con il potente apporto delle multinazionali.
Quando metto sottovuoto un pezzo di legno, il mio intendo non è quello della conservazione in sé, ma alludo alla deforestazione mondiale, oramai inarrestabile. FRANCO PALETTA

Rende (CS), Galleria Marconipiù, Mostra Personale del Maestro Franco Paletta, 2011 

L'importanza del vuoto

Franco Paletta ci consegna con la sua opera un modello di vuoto da abitare, un teatro sensibile per rappresentare le esigenze dello spirito, e non possiamo non concordare con Gillo Dorfles quando ci ricorda: «Il troppo pieno, il troppo congestionato, delle nostre città, delle nostre spiagge e delle nostre case, è certamente una delle tare della contemporaneità». Ma altrettanto cruciale, è il fatto di sottolineare l’importanza del vuoto, come entità a se stante, matrice di molte ideazioni e sensazioni.

Venezia, 2015, 56ª Biennale, Grazie Italia Padiglioni Nazionali Uniti Guatemala e Grenada, Scultura: Corpo Vuoto Luminoso, 2014, Bianco Perla

Venezia, 2015, 56ª Biennale, Grazie Italia Padiglioni Nazionali Uniti Guatemala e Grenada, 28 ottobre 2019, Scultura: Corpo Vuoto Luminoso, 2016
Cetraro-Nomadismo-Mostra-Personale-Franco-Paletta-2004

Cetraro (CS), Palazzo del Trono
Franco Paletta, 28 gennaio 1994

L’esposizione proprio per la natura e la qualità delle opere, abbisogna di una collocazione che dilati lo spazio espositivo dal Palazzo del Trono, oltre i confini della sua stessa struttura, estendendosi all’esterno, nei giardini dello stesso.Visitando questi luoghi si comprende perchè le opere di Paletta chiedono grandi spazi, nate come sono per confrontarsi direttamente con le misure dell’ambiente circostante. Paletta ha iniziato la sua attività proprio qui a Cetraro (CS) come artista e come insegnante di Plastica presso l’istituto  d’Arte, nel lontano 1970. GIORGIO DI GENOVA

Cetraro (CS), Personale del Maestro Franco Paletta,1994

Scultore immateriale

Paletta Teorico Astrazione Immateriale. Ci sono scultori che aggrediscono e conquistano lo spazio con irruenza plastica, occupandolo a livello anche monumentale, mentre altri delineano un continuum quasi impalpabile fra il proprio battito interiore e lo spazio esterno disegnando con la materia nelle pieghe dell’aria, danzando nel vuoto e visualizzandolo attraverso l’abbraccio di forme aeree, leggere, scattanti. Ecco, Franco Paletta è ben degno di figurare nel novero di questo secondo gruppo, quello degli scultori immateriali, definizione che è già di per sé un ossimoro ma che ben si adatta a chi fugge la monumentalità, la pesantezza e l’assertività dogmatica. E dato che la vera arte nasce sempre dall’emulazione, si può individuare, mutatis mutandis, l’opera che ha innescato la miccia dell’immaginazione immateriale di Paletta nel Mercurio di Benvenuto Cellini, saettante messaggero divino con l’indice proteso verso il cielo per indicare l’origine divina del sapere: ecco l’immagine del volo, della leggerezza, direi quasi della forma che si trasforma in vento e sta per smaterializzarsi come prodigioso segno nello spazio.  ARIANNA FANTUZZI